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Brasile – Dengue: la situazione si aggrava.

Brasile – Dengue: la situazione si aggrava.

agg. al 3 febbraio 2024

 

L’epidemia di “febbre virale da dengue in Brasile” si aggrava nel mese di gennaio 2024. I casi sono cresciuti nelle prime 3 settimane del 2024 di oltre 500% rispetto allo stesso mese del 2023. Nello stato brasiliano di Rio de Janeiro il numero dei casi certi è aumentato del 587% nelle prime 3 settimane di gennaio. I casi denunciati sono oltre 10.000; i casi presunti sono 10 volte superiori. Gli ospedali e le cliniche private a Rio de Janeiro e nello stato ha registrato un aumento di casi medio del 778%. I dati provengono dal ministero della Salute. Come all’epoca del Covid-19 le autorità sanitarie stanno pensando di convertire alcune strutture sanitaria esclusivamente alla gestione del problema della febbre virale di dengue per aumentare la capacità di assistenza per i casi gravi ed avanzati della malattia. Siamo in una reale situazione di emergenza.
Un altro pilastro della strategia governativa per la gestione del grave problema sanitario della Dengue consiste nella lotta alla riproduzione delle zanzare. La Aedes aegypti è la zanzara vettrice del virus. Le campagne di disinfestazione rivolte alla bonifica ambientale costituiscono l’unica soluzione al problema. Problema che si è accentuato nel periodo estivo con nuovi record di caldo, piogge, umidità. La riproduzione delle zanzare è esplosa come è aumentata la capacità di incubazione del virus. Il risultato “la proclamazione dello stato di emergenza sanitaria”.
In tutto il Brasile nelle prime 4 settimane di gennaio 2024 i casi denunciati sono stati 217.841 rispetto ai circa 60.000 denunciati nello stesso periodo del 2023. Erano 120.000 alla fine della terza settimana.
I decessi ufficiali denunciati sono stati 12 ma l’impressione è che molti sono quelli non attribuiti alla malattia. Ai 15 decessi ufficiali vanno aggiunti altri 149 casi ancora sotto valutazione.
Secondo i dati del ministero della Salute brasiliano, il maggior numero di casi si registra negli stati di Minas Gerais (34.198), San Paolo (20.773), Paraná (16.608) e nel Distretto Federale (15.542). Il Distretto Federale e Minas Gerais hanno già dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’aumento dei casi di dengue ed anche delle febbri virali da chikungunya.
A San Paolo, tra il primo e il 20 gennaio 2024, sono stati registrati 10.728 casi di dengue. Il numero è già più del doppio di quello registrato nello stesso periodo dell’anno scorso, quando furono registrati 3.299 casi confermati della malattia.
I costanti cambiamenti del clima con la tendenza alla sempre maggiore tropicalizzazione sta riducendo l’America Latina ed il Brasile in particolare ad una incubatrice di arbovirus (virus trasmessi da zanzare dagli animali)
La malattia, causata da un virus, viene trasmessa attraverso dalla puntura della zanzara Aedes aegypti. I sintomi principali sono febbre, eruzioni cutanee e dolori muscolari e articolari.
Nelle forme più gravi, la dengue può causare emorragie interne e portare alla morte.

PRATICHE PREVENTIVE

il vaccino salvavita QDENGA
  il vaccino salvavita QDENGA

(1) La prima prevenzione consiste nella attenzione alla puntura di zanzare;
(2) ma la seconda e decisiva linea preventiva, oggi come oggi, dopo un anno di somministrazione di vaccinazione contro la Dengue, è costituita dalla somministrazione della prima dose del vaccino QDENGA, seguita da una seconda somministrazione a distanza di 3 mesi. La mia esperienza di oltre 350 dosi effettuate mi permette di affermare che, (1) sia in chi ha avuto la dengue, ed effettua il vaccino allo scopo di modulare la risposta cellulo-mediata, (2) sia in chi non ha avuto la malattia, gli effetti collaterali sono minimi e di poco conto. E’ essenziale però, prima della somministrazione del vaccino una valutazione clinica della persona, ed una valutazione alla risposta in chi ha avuto la malattia o ha viaggiato in passato in zone endemiche.
Il vaccino è consigliato in tutti i paesi dell’Area Latino americana, Centro America e zona caraibica.

dr. Paolo Meo
tropicalista – infettivologo

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