La Dengue in Europa non è ancora considerata endemica.
La maggior parte dei casi denunciati sono legati ai viaggi.
I casi autoctoni, da trasmissione locale, attraverso la puntura della zanzara Aedes albopictus, si manifestano nei paesi dell’area mediterranea. Dal 2010, sono stati segnalati casi autoctoni in diversi paesi dell’area mediterranea con un aumento in particolare nel 2023. Tra questi paesi:
la Croazia,
la Francia,
Israele,
l’Italia,
il Portogallo
la Spagna.
I dati del 2018,disponibili per tutti i paesi, mostrano un totale di 2.500 casi denunciati di Dengue sia in viaggiatori che autoctoni. Tra i paesi con il numero maggiore di casi (sono tutti in viaggiatori):
la Germania,
la Francia,
il Regno Unito,
la provenienza dei casi è tutta dai paesi endemici, in particolare Asia ed America latina e centrale. Sono quindi persone che rientrano da viaggi o popolazioni che provengono dai paesi endemici e sono portatori sani del virus. Queste categorie di viaggiatori contribuiscono alla maggior parte dei casi.
Nel corso dell’anno 2023 sono stati segnalati casi ed epidemie di casi autoctoni sporadici in particolare in:
Italia (n = 82),
Francia (n = 43)
Spagna (n = 3).
I mesi in cui si sono manifestati questi casi autoctoni vanno da giugno a novembre, il periodo di maggiore attività delle zanzare nei territori delle nazioni europee. I casi nei viaggiatori si possono manifestare durante tutto l’anno.
Il fatto che i casi di Dengue siano sottostimati in Europa è dovuto ai ridotti test per la malattia che ancora non sono eseguiti routinariamente ed anche alla questione della scarsa conoscenza della malattia.
L’unico decesso ufficiale per dengue è stato segnalato in Italia nel dicembre 2023, di un caso importato correlato ad un viaggio in Thailandia. Ad oggi non sono stati segnalati ulteriori decessi nei paesi europei nel 2023.
La zanzara Aedes albopictus, che è il principale vettore del virus Dengue in Europa, è diffusa nella maggior parte dei paesi dell’Europa meridionale. Negli ultimi dieci anni, la zanzara Ae. albopictus è stata rilevata anche nei paesi continentali europei e ha sviluppato sempre più la capacità di resistere al freddo in inverno.
Nel 2023, la zanzara A. albopictus è stata identificata in 13 paesi europei, con una diffusione molto maggiore rispetto agli anni precedenti. Gli inverni freddi, ancora caratteristici del continente europeo, impediscono la trasmissione durante i mesi invernali, e la trasmissione si ferma generalmente a dicembre per riprendere nel mese di aprile Le caratteristiche climatiche con caldo, umido, piogge, inondazioni, e creazioni di ambienti favorevoli alla riproduzione delle zanzare, favoriscono sempre di più la trasmissione della Dengue in Europa, anche continentale:
La zanzara Aedes aegypti, considerato il principale vettore della Dengue nella maggior parte dei paesi, non riesce a sopravvivere durante l’inverno, e stenta a diventare stanziale ma si è insediata in modo stabile a Cipro e a Madeira, in Portogallo, fin dal 2022.
La previsione per il 2024 indica una tendenza ad un aumento dei casi di Dengue ed anche di possibili decessi.
Per il controllo della malattia occorre aumentare la capacità diagnostica da parte della classe medica, un aumento della diffusione dei test per la Dengue facilitando l’accesso precoce alla diagnosi e alla cura dei sintomi ed alla gestione dei casi gravi.
La prevenzione riguarda il controllo della crescita e della diffusione della zanzare nell’ambiente. Ma anche a livello personale:
– l’attenzione alla puntura delle zanzare,
– l’utilizzo di abbigliamento idoneo, nelle ore di maggior presenza delle zanzare.
– il possibile utilizzo della profilassi vaccinale con le due dosi di vaccino antidengue cominci. Questa pratica di profilassi vaccinale può cominciare ad essere uno strumento da considerare in quelle aree a maggior rischio, in particolare nei paesi mediterranei dove si sono già manifestati casi autoctoni.
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