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Diagnosi di laboratorio
della Dengue

Hai necessità di effettuare test di laboratorio specialistici per diagnosticare la dengue, sia in corso di malattia che a distanza?

Presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore potrai eseguire test sia sierologici, per valutare la presenza dei diversi tipi di anticorpi, sia ricercare direttamente la presenza del virus mediante test di ricerca del genoma virale.
Puoi richiedere i test sierologici per Dengue ed anche per un’altra Arbovirosi, ossia la Chikungunya. Se vuoi invece richiedere il test molecolare, ossia la presenza del genoma virale e quindi se hai il virus nel tuo organismo, esiste un esame che oltre alla Dengue, include la ricerca di altri 5 virus della stessa famiglia della Dengue ossia: il virus Zika, il virus della Chikungunya, il virus West Nile, il virus della Febbre gialla, ed il virus Mayaro. Vengono effettuati insieme perché è un pannello preformato che sonda le diverse tipologie di virus.
Importante per eseguire eventuali screening in sospetti di portatori sani.
I tempi di refertazione per la biologia molecolare, ossia per la ricerca dei virus, sono di 3gg.
Per quanto riguarda i referti della sierologia anticorpale, sono di 8 giorni. Non viene effettuata la tipizzazione del virus Dengue. Per lo studio del West Nile Virus è possibile richiedere gli anticorpi e il test di biologia molecolare singolarmente. Per la Febbre Gialla la ricerca degli anticorpi richiede un tempo di 11 giorni.
Richiedi di effettuare gli esami che ti servono scrivendo qui

 

Come si effettua la diagnosi della Dengue?

La prima diagnosi o sospetto diagnostico è sempre clinico. I sintomi possono essere confusi con quelli del tifo esantematico da zecche (Rickettsie); della febbre da zecche del Colorado, della febbre gialla e con altre febbri emorragiche.
Il sospetto clinico per malattia da Dengue virus va considerato in tutti coloro che denunciano sintomi clinicamente compatibili e che vivono o hanno viaggiato nelle 2 settimane prima dell’esordio dei sintomi in aree endemiche per la malattia.
In chi presenta in modo acuto febbre, mal di testa, dolori muscolari e talvolta eruzioni cutanee al rientro da paesi endemici dell’area tropicale e subtropicale, va posto il sospetto diagnostico e prescritti esami per confermare la diagnosi.

 

Quali sono i “Test diagnostici” da fare per una corretta diagnosi di Dengue?

 

Test RT-PCR per DENGUE VIRUS o test di amplificazione degli acidi nucleici (NAAT)

 

Anche per Dengue virus, come per molti altri virus, il test PCR o di “amplificazione degli acidi nucleici” risulta essere il “gold standard per la diagnosi di laboratorio”.
Il siero su cui eseguire la PCR deve essere raccolto nell’individuo dal momento dell’insorgenza dei sintomi fino al 7° giorno dopo l’esordio della malattia.
La conferma della presenza del virus può essere effettuata da un singolo campione di siero rilevando:
• Le “sequenze genomiche virali” con la metodica RT-PCR
• L’ ”antigene virale della proteina 1 (NS1) non strutturale della capsula esterna del virus con test immunologico.
La positività del test eseguito con le due metodiche è la conferma di laboratorio della malattia da dengue nei pazienti con una storia clinica o di viaggi effettuati in aree endemiche. La positività è presente nei primi 7 giorni di malattia ma può perdurare, soprattutto per la NS1, fino a due settimane.

Test sierologici

I test sierologici (o da studio del siero) identificano la presenza di
• anticorpi del tipo M (IgM) che sono presenti nella prima fase della malattia, dopo 4 / 5 giorni dalla comparsa dei sintomi.
• Anticorpi del tipo G (IgG), presenti nelle fasi di convalescenza dalla seconda settimana in avanti, non utile per la diagnosi della fase acuta della malattia in quanto rimangono rilevabili per tutta la vita dopo un’infezione da virus dengue.
Quindi in caso di sintomi sospetti e provenienza da zone endemiche il paziente deve essere sottoposto a test molecolare o antigenico (RT-PCR o NS1) e a test sierologico per la ricerca degli anticorpi (IgM).
Tuttavia, per il fenomeno della reattività crociata con altri flavivirus come Zika, l’interpretazione dei risultati e l’identificazione del virus, causa della malattia, può essere difficile.
La positività delle IgM in un campione di siero dimostra e conferma una recente infezione da virus della dengue per le persone che si sono infettate in luoghi in cui altri flavivirus potenzialmente cross-reattivi (come Zika, West Nile, febbre gialla e virus dell’encefalite giapponese) non sono presenti.

 

Flavivirus cross-reattivi
Nelle persone provenienti o residenti in aree dove sono presenti diversi flavivirus come Zika, West Nile, febbre gialla e virus dell’encefalite giapponese è probabile che i risultati siano falsificati per il fenomeno della cross-reattività. Per questo motivo devono essere eseguiti test diagnostici sia molecolari che sierologici per la dengue per identificare il virus, causa della malattia.
E’ possibile che persone vaccinate contro altri flavivirus (come la febbre gialla o l’encefalite giapponese) possono produrre anticorpi contro il flavivirus con reattività crociata, dando risultati falsi positivi ai test diagnostici, in particolare alla presenza di IgG.

 

Presso il Cesmet sono disponibili i test diagnostici per la dengue (molecolari e sierologici). Per informazioni scrivi cliccando qui e lasciando i dati richiesti. Oppure telefona al numero +390639030481.

 

Test diagnostici di laboratorio per la Dengue

  • Test molecolari
    • fino a 7 giorni dalla comparsa dei sintomi; campioni di: siero, plasma, sangue intero, liquido cerebrospinale*
  • Ricerca antigene virus Dengue (NS1)
    • fino a 7 giorni dalla comparsa dei sintomi; campioni di: siero
  • Test sierologici
    • dopo 7 giorni dalla comparsa dei sintomi; campioni: siero, liquido cerebrospinale*
  • Test sui tessuti
    • dopo 7 giorni dalla comparsa dei sintomi; campioni: tessuto fisso

* Il test del liquido cerebrospinale è raccomandato nei pazienti sospetti con manifestazioni cliniche del sistema nervoso centrale come encefalopatia e meningite asettica.

 

 

Test per differenziare la dengue da altri flavivirus

Considerazioni speciali:
• Reattività incrociata: La reattività crociata è una limitazione dei test sierologici per la dengue. I test sierologici per rilevare gli anticorpi contro altri flavivirus come l’encefalite giapponese, l’encefalite di St. Louis, il Nilo occidentale, la febbre gialla e i virus Zika possono reagire in modo incrociato con i virus dengue. Questa limitazione deve essere considerata per i pazienti che vivono o hanno viaggiato in aree in cui co-circolano altri flavivirus. Pertanto, un paziente con altre infezioni da flavivirus recenti o pregresse può essere positivo quando testato per rilevare gli anticorpi IgM contro il virus della dengue. Per determinare con maggiore precisione la causa dell’infezione nei pazienti IgM positivi, i campioni IgM positivi possono essere testati per anticorpi neutralizzanti specifici mediante test di neutralizzazione della riduzione della placca (PRNT) (contro i quattro sierotipi del virus dengue e altri flavivirus; tuttavia,
• Aree con flavivirus in co-circolazione: per le persone che vivono o viaggiano in un’area con dengue, Zika e altri flavivirus endemici o in circolazione contemporaneamente, i medici dovranno ordinare test appropriati per differenziare al meglio il virus dengue da altri flavivirus e possono consultare lo stato o laboratori di sanità pubblica locale o CDC per l’orientamento.
• Donne in gravidanza: se la paziente è incinta e sintomatica e vive o ha viaggiato in un’area a rischio di Zika, testare Zika utilizzando NAAT oltre alla dengue.
Interpretazione dei risultati dei test
• Se un test NAAT o NS1 è positivo per la dengue, viene confermata una diagnosi di dengue in corso.
• Se il risultato NAAT è negativo e il test per gli anticorpi IgM è positivo, la diagnosi di laboratorio è presunta infezione da virus della dengue.

 

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