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L’ambiente

La “Febbre da virus Dengue” negli ultimi decenni si è diffusa a macchia d’olio e si è imposta come emergenza di sanità pubblica nella maggior parte dei paesi tropicali. In Africa si è diffusa in modo particolare negli ultimi venti anni, in Asia ed in particolare in America Centrale e Meridionale è una malattia endemica con epidemie diffuse.

Il “vettore primario” per questa malattia è una zanzara, la Aedes, che è diffusa nella maggior parte dei paesi equatoriali e tropicali, e si sviluppa in particolare nelle zone urbane dove gli abitanti sono molto suscettibili all’infezione. Il processo di urbanizzazione selvaggia degli ultimi trenta anni ha lasciato, in molti paesi depressi, la popolazione con sistemi fognari a cielo aperto, con discariche inserite nel tessuto urbano, con sistemi per la raccolta delle acque non controllati e con dispersioni di acqua in altissime percentuali. Acquitrini e paludi all’interno e nelle periferie delle città costituiscono un polmone per la presenza delle zanzare. Tutto questo ha consentito la formazione di ambienti favorevoli all’insediamento ed alla crescita del vettore, velocizzando in questo modo la diffusione dell’infezione.

 

Temperature umidità ambiente

Aumenta il caldo, aumenta l’umido e migliorano le condizioni ambientali che favoriscono la riproduzione delle zanzare in ogni parte del mondo. Il clima impazzito favorisce l’aumento delle zanzare in numero e in capacità di diffusione in ambienti un tempo non contaminati. Aumenta il caldo e l’umido e si prolunga nei mesi. Le stagioni sono sempre meno presenti e si prolungano i periodi caldi dell’anno. Queste condizioni meteo favoriscono la riproduzione dei virus all’interno degli insetti vettori.
Questi insetti, in particolare le zanzare, hanno la capacità con le loro punture non solo di irritare la parte di cute dove viene inserita la saliva, irritante e che genera la reazione infiammatoria molto fastidiosa, ma la stessa saliva, contaminata dai virus o parassiti o batteri, trasmette malattie spesso pericolose.

 

Dove ed in quali ambienti troviamo le zanzare vettrici di microbi

Fino a qualche decennio fa la trasmissione delle malattie infettive tramite zanzare è stato un problema in particolare delle regioni tropicali e subtropicali della terra. Le aree di paesi in particolare temperati, dove prima erano presenti zanzare vettrici di malattia, compresa l’Europa, con bonifiche e cura del territorio e con il controllo degli ambienti, erano riuscite a eliminare i diversi generi di zanzare, tra cui la temibile Anopheles e di conseguenza la malaria. Questo grazie anche al clima favorevole, con stagioni favorevoli alla scomparsa degli insetti (autunno, inverno e primavera. Bonifiche praticamente impossibili nei paesi tropicali per il clima e per la vastità dei territori acquitrinosi, umidi e favorevoli alla riproduzione delle zanzare.
Da alcuni decenni, con il riscaldamento atmosferico ed il cambiamento degli ambienti questi insetti, vettori di malattie, si stanno diffondendo anche in climi più miti. In Europa ed in particolare l’area mediterranea ha visto il fenomeno, nei paesi rivieraschi, della nuova diffusione di molti tipi di insetti, e tra loro la zanzara tigre, ossia il genere Aedes.

 

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