Sorveglianza epidemiologica (aggiornamento 11/10/2024) situazione della dengue nel mondo
Fornisco aggiornamenti sulla situazione epidemiologica mondiale della febbre virale da DENGUE sulla base di aggiornamenti forniti dall’”European Centre Disease and Control – ECDC”, attraverso il Multi-country (World) Monitoring global outbreaks e sulla base di dati forniti dai centri OMS delle diverse regioni della stessa Organizzazione internazionale. Dopo 10 mesi dall’inizio dell’anno 2024 è interessante confrontare i dati epidemiologici del corso del mese di gennaio 2024 con la somma dei casi di DENGUE riportati al 15 ottobre dello stesso anno (2024). Il confronto con gli anni precedenti, a cominciare dal 2020, mostra un costante aumento di denunce ed anche di mortalità causata dal virus in questione (DEN). E questo aumento è riportato in tutte le regioni dell’OMS.
Da gennaio ad ottobre 2024 (Dati globali)
Nel gennaio 2024 sono stati segnalati a livello mondiale, in tutte le sei regioni di OMS, oltre mezzo milione di casi di infezione da DENV, nei suoi diversi tipi (DEN1; DEN2; DEN3; DEN4), ed oltre 100 decessi denunciati correlati. Nel mese di aprile dello stesso anno i casi ufficiali erano saliti ad oltre 4 milioni con oltre 2000 morti denunciati. Nel corso dei mesi il numero è aumentato in modo esponenziale in tutte le Regioni OMS raggiungendo al 15 ottobre 2024 oltre 13 milioni di casi ufficialmente denunciati con più di 8.500 decessi associati.
Di questi dati riportati circa il 53% di casi sono stati confermati in laboratori più o meno attrezzati, o in laboratori mobili sparsi nei diversi paesi più bisognosi di assistenza sanitaria, il resto dei casi, sempre denunciati, derivano da diagnosi cliniche, effettuate da personale sanitario conoscitore della malattia sul territorio.
Considerazione sui casi non denunciati di dengue a livello globale
Una considerazione sulla situazione della diffusione delle DENGUE si impone. Se questi sono numeri ufficiali denunciati da indagini di laboratorio o visite di professionisti, quanti milioni di casi e migliaia di morti per questo virus si sono presentati nel corso di questi 10 mesi, nei territori dei paesi delle sei Regioni OMS, senza che sia stata fatta una diagnosi precisa, e ancora più senza che quella persona sia mai stata visitata o assistita da personale sanitario, anche di primo livello? Da questo possiamo pensare quanto è diffuso questo virus nella umanità, serbatoio principale del virus medesimo.
Nel 2024 la situazione globale della dengue è ancora più allarmante rispetto all’anno 2023, nella maggior parte dei continenti. Le aree maggiormente coinvolte dalla diffusione del virus sono in particolare i paesi dell’America Latina, Centrale e dell’area Caraibica fortemente coinvolta. Anche la regione del Sud Est asiatico risulta coinvolta in modo importante. La diffusione di DEV1 e DEV2 cresce nella Regione africana. Il virus dengue si è diffuso nelle isole e negli arcipelaghi dell’oceano Pacifico. I casi sono nuovamente comparsi e, quelli autoctoni, aumentati nel periodo estivo anche nella Regione Europea.
La diffusione della dengue nelle sei regioni dell’OMS
Riportiamo di seguito i dati fino a ottobre 2024 della diffusione dei casi di dengue ed i livelli di mortalità.
Cliccando ciascuna regione OMS si entrerà in un documento che riporta l’elenco dei paesi della regione e i dati di ciascuno di questi paesi, dove è stato possibile rilevarli.
1. Regione Africana: I casi totali ufficiali riportati nella regione africana sono 74.201 casi ad ottobre 2024 con circa 800 morti denunciati in un aumento rispetto agli anni precedenti.
2. Regione delle Americhe (clicca per consultare i singoli paesi): I casi totali ufficiali riportati nella regione delle AMERICHE sono circa 11.732.921 ad ottobre 2024 con oltre 3000 morti denunciati in aumento rispetto al 2023 del 221%. Casi severi – dengue grave: Tra questi casi, ci sono stati 17.610 casi severi e circa 6.650 decessi, con il Brasile che ha registrato il maggior numero di fatalità (5.303) Qui arrivi direttamente
3. Regione del Mediterraneo Orientale: I casi totali ufficiali riportati nella regione del Mediterraneo Orientale (nord Africa e medio oriente) ad ottobre 2024 sono circa 35.000, di cui oltre 15.000 confermati con indagini di laboratorio. con oltre 3000 morti denunciati in un aumento rispetto agli anni precedenti.
4. Regione Europea (clicca per consultare i singoli paesi): I casi totali ufficiali in Europa ad ottobre 2024 sono circa 700, senza segnalazione di decessi. La somma dei casi autoctoni, ossi di focolai insorti in persone che non hanno viaggiato in zone endemiche sono 130 in Italia; 43 in Francia; 5 casi in Spagna per un totale ai primi di ottobre di 178 casi autoctoni
5. Regione del Pacifico Occidentale: : I casi totali ufficiali riportati nella regione del Pacifico Occidentale sono oltre 4000 ad ottobre 2024 con qualche decesso denunciato. in un aumento rispetto agli anni precedenti.
6. Regione del Sud-Est Asiatico: I casi totali ufficiali riportati nella regione del Sud Est asiatico sono oltre un milione ad ottobre 2024 con diverse centinaia di decessi nei paesi di maggior incidenza. I casi si sono dimostrati in un aumento anche nel 2024 rispetto agli anni precedenti.
Nel 2024, la crescita della diffusione della dengue a livello globale è attribuita a diverse cause significative
I cambiamenti climatici costituiscono una delle prime cause di aumento della diffusione della zanzara vettrice ed anche della facilitazione della crescita e dello sviluppo del virus all’interno delle zanzare.
1. Aumento delle Temperature: le temperature più elevate favoriscono la proliferazione delle zanzare vettori, in particolare “Aedes aegypti” e le “Aedes albopictus”, responsabili della trasmissione del virus dengue. Questo ha portato a una maggiore incidenza della malattia anche in regioni precedentemente non colpite.
2. Precipitazioni e umidità: le variazioni climatiche hanno aumentato le precipitazioni e l’umidità, creando ambienti favorevoli per la riproduzione delle zanzare.
L’ urbanizzazione ha creato un ambiente favorevole per lo sviluppo della malattia. L’uomo è infatti il serbatoi principale per la crescita del virus e quindi:
1. Crescita delle Città: L’urbanizzazione ha portato a una maggiore densità di popolazione nelle aree urbane, dove anche per le condizioni igieniche ci può essere una facilitazione di trasmissione della dengue, poiché le zanzare prosperano in ambienti affollati e con accumuli d’acqua. La concentrazione di individui aumenta la possibilità di manifestazione della malattia.
2. Globalizzazione: la movimentazione di persone e di merci con l’aumento dei viaggi internazionali e del commercio ha facilitato la diffusione del virus. Le persone che viaggiano in zone endemiche possono importare il virus nei loro paesi, contribuendo a focolai locali.
L’inadeguatezza delle misure di controllo: le misure di disinfestazione non sempre sono efficaci e possono avere effetti collaterali sull’ambiente. Ciò rende difficile il controllo della popolazione di zanzare. Questi fattori combinati stanno contribuendo a una crescente incidenza della dengue, rendendola un problema di salute pubblica sempre più rilevante a livello globale.
Prospettive per il prossimo futuro
Per i motivi sopra descritti le prospettive per il futuro della dengue in tutte le regioni dell’OMS sono preoccupanti. Le proiezioni indicano che l’incidenza della dengue potrebbe continuare ad aumentare.
Le autorità sanitarie in tutto il mondo, preoccupati dall’avanzata del virus e dalla continua diffusione delle zanzare del tipo Aedes stanno lavorando per migliorare i sistemi di sorveglianza e le misure di controllo dei vettori per mitigare l’impatto della malattia. Tuttavia, il rischio globale rimane elevato e la dengue continua a rappresentare una minaccia significativa per la salute pubblica a livello mondiale.
La circolazione dei diversi Sierotipi (DEN1, DEN2, DEN3, DEN4) : Il fenomeno della “Variabilità dei Sierotipi” aumenta il rischio di infezioni severe, specialmente in individui già esposti a precedenti infezioni di sierotipi diversi. Questo fenomeno può portare a complicanze più gravi. La diffusione del tipo DEN3 (considerato il più virulento) ed il tipo DEN4 ha creato una maggiore diffusione, una maggiore aggressione ed una maggiore pericolosità della malattia.
Impatto della pandemia COVID-19: La pandemia ha messo a dura prova i sistemi sanitari, riducendo la capacità di risposta alle epidemie di dengue e aumentando la vulnerabilità delle popolazioni.
Mobilità della Popolazione:
Un elemento importante nella diffusione del virus della DENGUE si sono dimostrati i Movimenti Migratori: i flussi migratori e il turismo internazionale hanno facilitato l’introduzione del virus in nuove aree, aumentando il rischio di epidemie in regioni precedentemente non colpite.
Mancanza di disponibilità della vccinazione efficace: sebbene esistano vaccini efficaci contro la dengue, la loro disponibilità è limitata e non tutti i gruppi a rischio hanno accesso alla vaccinazione. Questo contribuisce alla continua diffusione della malattia.
Tutti questi fattori interagiscono tra loro, creando un ambiente favorevole per la diffusione della dengue nelle diverse regioni OMS e rendendo necessarie misure preventive efficaci.
Ribadisco che le fonti ufficiali riportano i dati delle diagnosi certe effettuate presso laboratori accreditati. La reale situazione epidemiologica, della diffusione del virus e dei casi non diagnosticati è molto più elevata. Il coefficiente è superiore e supera le 10 volte.
dott. Paolo Meo, specialista in Malattie infettive e tropicali
direttore Cesmet