Cosa sono le soluzione in flebo “cristalloidi” e “colloidali?
La somministrazione di liquidi in via infusiva (via flebo) ha l’obiettivo di ripristinare il volume ematico, sceso per diverse cause eziopatogenetiche.
Le infusioni si dividono in: soluzioni cristalloidi e soluzioni colloidali.
Le soluzioni cristalloidi e colloidali si differenziano per la composizione e il comportamento all’interno dell’organismo.
Le soluzioni cristalloidi
sono costituite da sali e zuccheri disciolti in acqua e non contengono proteine ad alto peso molecolare. Esse rimangono nello spazio intravascolare per un breve periodo prima di diffondersi attraverso le membrane cellulari.
Le soluzioni di cristalloidi sono generalmente isotoniche e vengono utilizzate per il ripristino del volume intravascolare, ad esempio nella rianimazione dei pazienti critici.
Le soluzioni colloidali
contengono molecole di peso molecolare più elevato, le cui caratteristiche permettono loro di rimanere nell’ambito vascolare per un periodo più prolungato, ottenendo lo stesso effetto in minor tempo e con volumi sensibilmente più bassi. Inoltre, le soluzioni colloidali sono più efficaci nell’aumentare la gittata cardiaca.
Le soluzioni colloidali di solito non vengono utilizzate in caso di ipovolemia non emorragica. Inoltre, mentre non esiste un consenso definitivo sull’efficacia dei colloidi rispetto ai cristalloidi, alcune evidenze suggeriscono un piccolo beneficio potenziale nell’uso dei colloidi come terapia aggiuntiva nei pazienti con sepsi.