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Svizzera: nel 2023 confermati 261 casi di Dengue al rientro da viaggi

ZURIGO 10 GENNAIO 2024: Casi di Dengue decuplicati nel 2023 rispetto all’anno precedente.
In Svizzera aumentano i casi di febbre virale da dengue diagnosticati dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Negli ultimi due anni i casi sono addirittura decuplicati, passando da 26 a 261. Una maggiore attenzione alla malattia? Un aumento dei viaggi in aree endemiche dopo la pausa del Covid? Nel paese i casi sono stati tutti da importazione. Ossia trasmessi dalle zanzare infette durante viaggi all’estero. Al contrario di altri paesi europei come l’Italia, la Francia, la Spagna, dove sono presenti decine di casi autoctoni della malattia, la zanzara Aedes (tigre,) seppur presente in diverse vallate svizzere, ancora non è in grado di trasmettere il virus.
La crescita dei contagi ha raggiunto e superato i 5 milioni di casi ufficiali in tutto il mondo. E la Svizzera ha fatto la sua parte con diverse centinaia di casi, ma non ancora da trasmissione locale. E per l’andamento ambientale, climatico, e di cambiamento stagionale si ritiene che nei prossimi anni i casi continueranno a crescere. L’andamento e il cambiamento climatico anche in Svizzera favorirà la persistenza della zanzara anche nei mesi freddi e la sua capacità di trasmettere il virus. Anche la Svizzera, nei prossimi anni potrà presentare alcuni casi autoctoni. La zanzara tigre difatti, che trasmette la dengue, è ben presente in molte vallate e lungo le coste di diversi laghi, è particolarmente interessato il Ticino. In linea teorica, quindi, l’infezione potrebbe verificarsi anche senza viaggiare anche in questo anno 2024.
La vaccinazione protettiva ancora non è disponibile in Svizzera
Il nuovo vaccino per la dengue è sicuramnte un protettivo importante, modulando il sistema immune di chi ha avuto la malattia e stimolando l’immunità nei soggetti non immuni.
A differenza di diverse nazioni europee, tra cui l’Italia il vaccino della Takeda, Qdenga, non è stato ancora approvato dalle autorità dei diversi cantoni.
Secondo Swissmedic è in fase di esame una richiesta di autorizzazione anche in svizzera.

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