Questa è Aedes albopictus, una piccola zanzara orientale che si è adattata ai nostri climi. O meglio sono i nostri climi che sono cambiati e hanno reso possibile l’adattamento.
Chi è Aedes Albopictus? E perchè la femmina è più pericolosa del maschio?
Questa zanzarina, su cui hai or ora cliccato, è una femmina del genere Aedes specie albopictus, la famosa “zanzara tigre”. Tigre perchè è vistosamente tigrata di bianco e nero. La femmina è più fastidiosa e pericolosa del maschio perchè, per la sopravvivenza della specie, deve pungere molto più dei maschi e succhiare il tuo sangue per far crescere le sue uova. Uova che a contatto con l’acqua si schiuderanno in larve. Una femminella fecondata produce migliaia di uova, poi migliaia di larve che, a loro volta, producono migliaia di nuove zanzarine. I maschi sono più piccolini e meno aggressivi, anche se l’aspetto è molto simile.
Quale caratteristiche?
La zanzara tigre è diurna ed è particolarmente attiva nel tardo pomeriggio e nelle prime ore del mattino, quando si sveglia con i raggi del sole. E’ spiccatamente “antropofila”, cioè tra tutti i mammiferi che vivono con e vicino a noi, predilige l’uomo a qualsiasi altro animale. Si ritrova soprattutto nelle città e nei paesi in quanto trova diffuse le sue nicchie di riproduzione, ossia tanti oggetti e luoghi, ricchi di acqua stagnante e soprattutto tante persone, te compreso, su cui pasteggiare. Questo è il motivo per cui il rischio della malattia Dengue è molto più alto nelle città e negli agglomerati urbani in genere che non nelle località selvagge o nella selva.
La zanzarina, che tu spesso incontri oramai in moltissimi paesi del mondo, depone migliaia di uova sulle pareti dei contenitori di varia natura dove l’acqua ristagna. Quanti contenitori lasci anche tu in giro con acqua che ristagna. Questa acqua diventa una incubatrice ottima per la riproduzione delle zanzare. Quindi aguzza bene la vista e svuota queste riserve, anche piccole, di acqua quando le noti intorno a te.
Dove depone le uova?
Aedes ama deporre le uova in luoghi piccoli, nascosti e scuri. Quanti anfratti trovano nella tua abitazione o nel tuo giardino. Arieggia, pulisci, sfoltisci e dai spazio luminoso alle tue piante ed al tuo giardino. Così la tua zanzara non troverà più quell’ambiente che le ricorda le piccole cavità degli alberi delle foreste tropicali da dove i suoi avi provenivano. In città, a casa tua, nel tuo giardino, la zanzara che ti stà ronzando intorno o che ti ha appena punto ama i piccoli contenitori che lasci un pò ovunque. Piccoli vasetti, i sottovasi che pensi tangano pulizia, il tuo pozzetto di raccolta dell’acqua piovana, le grondaie, l’annaffiatoio con cui innaffi le piante, giochi, carriole, e quanto altro. Tutto rende felice la zanzara, mamma di migliaia di altre zanzarine, che tra qualche tempo ritorneranno a pungerti per dare cibo alle loro uova e poi altre larve. Ed in città o in paese lungo le strade, nei parchi, nei piazzali quante raccolte di acqua. Così aumentano le zanzare e così aumenta la diffusione della febbre da Dengue.
Quando schiudono le uova? E quanto può volare?
Quando la piccola femmina di Aedes depona le uova, queste in presenza di acqua, in particolare durante le piogge, si schiudono in breve tempo e formano larve. Ma nella stagione secca, anche fresca, o fredda possono resistere e sopravvivere per oltre 6 mesi. Per schiudersi, diventare larva e procedere fino alla formazione di zanzara adulta dovranno necessariamente essere sommerse dall’acqua. La tua zanzara tigre, quella che vedi, che ti punge che ti infastidisce ha un raggio d’azione piuttosto limitato. Non si allontana oltre i 200 metri da dove è nata. Se hai tante zanzare intorno a te vuol dire che l’ambiente dove vivi favorisce la crescita delle zanzare. Puoi contribuire al controllo di queste e della malattia eliminando picole e grandi raccolte di acque stagnanti. Ma attenzione che le piccole zanzare si possono anche far trascinare per chilometri dal vento o farsi trasportare comodamente in macchina.
Adattamento climatico dal tropico agli ambienti temperati anche negli inverni freddi.
Aedes albopictus origina da zone tropicali e subtropicali dove è vissuta per millenni poi, la capacità di trasporto e di viaggio ha permesso che i suoi predecessori arrivassero nelle aree temperate e si adattassero con successo anche a regioni più fredde. Al tropico Aedes è attiva e prolifica tutto l’anno. A quelle temperature non solo depone le uova e queste si schiudono sempre, ma anche i virus si moltiplicano al suo interno con grande capacità. Nelle regioni temperate, ed in particolare in Europa, Stati Uniti e Canada e nel nord del mondo La zanzara Aedes, in particolare albopictus, sverna sotto forma di uova, riattivandosi e diventando larve e poi zanzare adulte durante la primavera. Nel bacino del mediterraneo e nel sud Europa la zanzara si riattiva fin dal mese di marzo e non ci lascia se non in ottobre inoltrato, novembre. Con i primi freddi. Le varietà di zanzare presenti alle alte latitudini stanno acquisendo sempre più una tolleranza al freddo, anche sotto zero ed in presenza di neve. Le uova resistono oramai anche in queste condizioni. Ed aspettano per schiudersi la bella stagione ed i tepori “primaverili”. Alcune zanzare, le più intraprendenti, arrivano addirittura a sopravvivere durante il lungo inverno, sempre meno lungo, in piccoli ambienti di loro gradimento.
Ma da dove arriva la “tigre”? come si è fatta trasportare
Dall’Asia, in particolare dai paesi del sud est, dove viveva da millenni, la “tigre” ha seguito le rotte commerciali e si è fatta trasportare a dispetto dei confini e delle distanze. Si è diffusa nella metà del XX secolo prima (1) in Africa e nel Medio Oriente, continente e luoghi di colonizzazione e di affari. Per poi diffondersi (2) nel continente sudamericano quindi negli (3) Stati Uniti d’America e in Oceania. (4) L’Europa è stata l’ultima destinazione. Nell’agosto 1979 le fastidione zanzare a striscie sono stati ritrovati a Laç, nell’Albania settentrionale. Pare che questa zanzarina abbia utilizzato una nave cargo proveniente dalla Cina e attraccata al porto di Durazzo. Da lì si è mossa a bordo di navi, camion e mezzi di ogni tipo. In Italia è stata identificata la prima volta nel 1990 a Genova, in un deposito di pneumatici usati, importati dagli Stati Uniti. Da Genova si è diffusa in tutta la penisola. Ed è sempre più presente in molti dei paesi europei.